cosomministrazione con influenza e vaccini covid senza limiti
La nuova circolare del Ministero della Salute del 17 Ottobre 2022, ha finalmente chiarito ogni dubbio sulla possibilità e l'opportunità di co-somministrare i vaccini COVID con tutti i vaccini antinfluenzali disponibili e i vaccini del PNPV (inclusi i vaccini vivi attenuati). Inoltre la medesima circolare ha ampliato l'offerta della quarta dose booster COVID stagionale a 120 giorni dall'ultima dose o evento (diagnosi di infezione) e la quinta in over 60 e fragili seguendo le medesime indicazioni, entrambe con i vaccini aggiornati bivalenti.
SARS-CoV-2 e Covid19 ormai ci sono familiari, ne abbiamo letto o sentito parlare quotidianamente su ogni mezzo di informazione, ci hanno toccato personalmente e in alcuni casi anche più di una volta. La pandemia ci sembra meno invadente o abbiamo imparato a conviverci ma non possiamo dimenticare che per arrivare a questa situazione è stato decisivo il ruolo svolto dalla campagna vaccinale che ha permesso di raggiungere la quasi totalità della popolazione mondiale (quasi 13 miliardi di vaccini anti COVID somministrati nel Mondo) e l’utilizzo di vaccini così efficaci da riuscire a limitare in modo evidente le conseguenze dell’infezione.
Nonostante i notevoli risultati raggiunti, sono oltre 141 milioni le dosi somministrate in Italia in totale al 18 ottobre 2022, è fondamentale tenere alta la guardia e raggiungere tutti quei soggetti che per vari motivi non hanno completato il ciclo primario o non hanno ricevuto le cosiddette dosi booster, le dosi addizionali indicate soprattutto per i soggetti più fragili che restano ancora oggi quelli a maggior rischio di sviluppare gravi complicanze, anche letali.
La disponibilità di vaccini oggi è più ampia. Con la Circolare del 23/09/2022 il Ministero della Salute raccomanda e disciplina la somministrazione della formulazione bivalente dei vaccini a mRNA (contro le varianti BA.1 e BA.4 e 5) come dosi di richiamo suggerite a tutti i soggetti di età pari o superiore ai 12 anni (e fortemente raccomandate sopra i 60 anni e nei soggetti con patologie croniche).
Tale decisione arriva dopo il via libera del Comitato Tecnico Scientifico dell'AIFA secondo cui questi vaccini si sono dimostrati efficaci nell'innescare una risposta immunitaria maggiore contro le sottovarianti Omicron BA.1, BA.4 e BA.5, rispetto al monovalente, oltre che essere efficace come quest’ultimo nei confronti del ceppo originario garantendo una ottima risposta e immuno-bridging tra i vari tipi di SARS-CoV-2.
Nella nota congiunta di Ministero della Salute, CSS, AIFA e ISS del 17 ottobre 2022 viene fatto un ulteriore aggiornamento delle indicazioni sul richiamo con vaccini a RNA-bivalenti nell’ambito della campagna di vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19. Nella circolare si raccomanda un’ulteriore dose di richiamo (che sarebbe la quinta) con vaccino a mRNA bivalente, a favore delle persone di età ≥ 80 anni, degli ospiti delle strutture residenziali per anziani e delle persone di età ≥ 60 anni con fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti (nell’allegato 1 l’elenco), che hanno già ricevuto una seconda dose di richiamo con vaccino a mRNA monovalente, una volta trascorsi almeno 120 giorni dalla stessa o dall’ultima infezione da SARS-CoV-2 (data del test diagnostico positivo). Su richiesta dell’interessato, anche tutti gli altri soggetti ultrasessantenni che hanno già ricevuto un secondo richiamo con vaccino a mRNA monovalente, potranno comunque vaccinarsi con un’ulteriore dose di vaccino a mRNA bivalente, una volta trascorsi almeno 120 giorni dal secondo richiamo o dall’ultima infezione da SARS-CoV-2 (data del test diagnostico positivo).
Ma in particolare, proprio perché occorre fare tutto il possibile per consolidare la protezione conferita dai vaccini contro le forme più gravi di COVID19 soprattutto in vista di un possibile peggioramento della situazione durante i prossimi mesi invernali, nella Circolare vengono fatte due precisazioni fondamentali:
Un soggetto può ricevere la dose di richiamo con vaccino a m-RNA bivalente a prescindere dal numero di dosi precedentemente ricevute.
Per tutti i vaccini anti-SARS-CoV-2/COVID-19 autorizzati in Italia, è possibile la somministrazione concomitante (o a qualsiasi distanza di tempo, prima o dopo) con altri vaccini tra cui il vaccino stagionale antinfluenzale e compresi i vaccini basati sull’impiego di agenti vivi attenuati; con l’eccezione del vaccino contro il vaiolo delle scimmie (MVA-BN), per il quale resta ancora valida l’indicazione di una distanza di almeno 4 settimane (28 giorni) tra un tipo di vaccino e l’altro.
Queste precisazioni permettono così di fugare ogni dubbio mettendo in condizione gli operatori sanitari di somministrare i vaccini senza esitazioni, anche e soprattutto cosomministrandoli per ottimizzare tempo e accessi del cittadino, e i cittadini di ricevere il vaccino serenamente.