Inizia il 25 Ottobre la vaccinazione antinfluenzale in Regione Sicilia per la stagione invernale

Tra poco meno di una settimana (e precisamente il 25 Ottobre) partirà in Regione Sicilia la campagna vaccinale contro l’influenza a seguito della pubblicazione della Circolare specifica dael'Assessorato Regionale alla Salute del 30 Settembre 2021. In particolare, la campagna vaccinale della stagione 2020/2021, ha fatto registrare in Sicilia un significativo aumento della copertura vaccinale (oltre il 75% di over 65 vaccinati come record storico della Ns Regione e terza Regione in Italia dietro Abruzzo e Calabria) dovuto anche alla necessità di ridurre il rischio di una potenziale co-circolazione di virus influenzali e Sars-CoV-2, con conseguente maggior impatto sulle popolazioni vulnerabili e sui sistemi sanitari. L’inverno 2021 sarà ricordato senz’altro come quello in cui l’influenza è quasi del tutto scomparsa nell'Emisfero Nord. In Italia, in particolare, da ottobre dello scorso anno, sono stati poco più di 2 milioni gli italiani colpiti da sindromi influenzali (ILI) per lo più o quasi escludivamente attribuibili al COVID, a fronte degli oltre 7 milioni colpiti nella passata stagione ovviamente ed in prevalenza da virus influenzali e parainfluenzali. Determinanti in questa inversione di tendenza sembrerebbero essere state da un lato le straordinarie coperture vaccinali e dall’altra proprio le misure anti-COVID: distanziamento, mascherine e accuratezza nel lavaggio delle mani. Come la stagione precedente, la vaccinazione oltre ad essere fortemente raccomandata ai soggetti a rischio, tra cui coloro che hanno patologie croniche (dalle cardiopatie, al diabete, dall'ipertensione alle malattie autoimmuni, dai tumori alle immunodeficienze), le donne in gravidanza (a qualsiasi trimestre), è estesa anche agli adulti in buone condizioni di salute che hanno compiuto almeno 60 anni, a tutti i bambini con età superiore a 6 mesi che in particolare frequentano comunità scolastiche quali asili nido o scuole materne, scuole primarie e secondarie, ai loro familiari e ai familiari dei bambini con meno di 6 mesi di vita ("cocoon strategy"). E' naturalmente fortemente raccomandata per tutti gli operatori sanitari che si prendono cura di tutti questi soggetti ed operano in strutture pubbliche e privatamente Un’importante novità di questa stagione 2021/2022 è invece il recente via libera dal Ministero della Salute alla somministrazione concomitante del vaccino contro il COVID-19 (terza dose o prima/seconda per chi ancora non le avesse effettuate) con il vaccino antinfluenzale, specialmente in soggetti over 60 e con patologie croniche.

La stagione fredda è alle porte e sono trascorsi quasi due anni dall’inizio della pandemia da COVID-19, se il 2020 sarà ricordato come l’anno di una delle più letali pandemie che ha colpito il genere umano, il 2021 è senz’altro l’anno della speranza, della tanto attesa e desiderata vaccinazione anti Covid-19.

Il 27 dicembre 2020, il cosiddetto “Vaccine day”, è la data che ha segnato il via ufficiale alla campagna di vaccinazione contro il COVID-19 in tutta Europa, ad oggi il 81,4% degli italiani è vaccinato contro il COVID con ciclo completo (44 milioni), in Sicilia i vaccinati sono oltre 3 milioni con una copertura vaccinale negli over 12 con entrambe le dosi è circa del 75%. Ed è proprio grazie ai vaccini se oggi la malattia severa che porta a ospedalizzazione, i ricoveri in terapia intensiva e i decessi, riguardano quasi esclusivamente pazienti non immunizzati.

Il 2021 è anche l’anno in cui l’influenza è quasi del tutto scomparsa dall'Emisfero Nord, complici le misure di distanziamento varate dal governo e una campagna antinfluenzale 2020/21 con una copertura vaccinale senza eguali. Dunque, cosa possiamo aspettarci da questo inverno ormai giunto alle porte?

I virus influenzali sono davvero scomparsi? Assolutamente no, i virus influenzali torneranno a circolare come già si sta osservando nei Paesi del Sud Est Asiatico e dell'Asia e nei Paesi del Nord Europa, mentre milioni di persone torneranno sui mezzi pubblici, nei ristoranti, nelle scuole e negli uffici, i focolai di influenza potrebbero riprendere con vigore. 

È dunque indispensabile ribadire l’importanza della vaccinazione antinfluenzale, in particolare nei soggetti ad alto rischio di tutte le età, al fine di ridurre la circolazione dell’influenza, la pressione sul servizio sanitario, semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti.

Vaccinarsi potrebbe rendere più agevole la diagnosi differenziale con il COVID-19. La variante Delta del virus SARS-CoV-2, ad esempio, provoca manifestazioni cliniche simili all'influenza, specie in soggetti vaccinati, e quindi può creare confusione inducendo a prescrivere terapie che potrebbero rivelarsi meno efficaci. In aggiunta, in una situazione post influenzale, il sistema immunitario già indebolito rende il soggetto molto più suscettibile ad una eventuale infezione secondaria. A supportare ciò, un recente studio condotto su 92 mila soggetti in Brasile ha dimostrato una riduzione dell’8% dei ricoveri in TI e del 17% della mortalità da SARS-CoV-2 nei soggetti vaccinati contro l’influenza stagionale. Allo stesso tempo sono numerosi gli studi che dimostrano che la co-infezione con i due virus peggiora notevolmente la prognosi. 

Pertanto, nell'ottica di anticipare rispetto agli altri anni l'arrivo della stagione fredda, il 25 Ottobre 2021 partirà la campagna vaccinale anti-influenzale per la stagione 2021/2022 in Regione Sicilia, con una importante novità fra tutte: possibilità della concomitante vaccinazione anti influenzale e il vaccino anti COVID-19, come previsto dalla circolare ministeriale 44591 del 02/10/2021, secondo cui "sarà possibile programmare la somministrazione dei due vaccini nella medesima seduta vaccinale" specialmente in soggetti over 60 e con comorbosità. 

Il Decreto Assessoriale, pubblicato in Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia, illustra le principali caratteristiche della campagna di vaccinazione antinfluenzale stagionale che inizierà il 25 Ottobre 2021 e avrà termine il 28 febbraio 2022.

Come negli anni precedenti, ed in accordo con la Circolare Ministeriale sulla Prevenzione dell'Influenza 2021/2022, sono state individuate le categorie a rischio per le quali è fortemente raccomandata la vaccinazione antinfluenzale che sono in parte cambiate rispetto a quelle degli anni passati (evidenziate in neretto) ovvero:

  • Soggetti di età ≥60 anni (e non più di età ≥ 65 anni);
  • Soggetti immunocompromessi;
  • Soggetti con patologie cardiovascolari/respiratorie/dismetaboliche/cronico degenerative di qualsiasi tipo;
  • Donne in stato di gravidanza ed a qualsiasi trimestre di gestazione all’inizio e/o durante la stagione influenzale.
  • Qualsiasi contatto con bambini di età inferiore ai 6 mesi durante la stagione influenzale (genitori, fratellini/sorelline, nonni, zii, cugini, baby-sitter/tate, etc...) attraverso la strategia "cocoon".
  • Bambini sopra i 6 mesi di vita, specialmente se frequentano comunità scolastiche quali asili nido, scuole materne, scuole primarie o secondarie (in questo caso sono necessarie due dosi a distanza di un mese nel caso in cui sia la prima volta che viene effettuato il vaccino)
  • Operatori sanitari e operatori di pubblica utilità (forze dell'ordine, insegnanti, autisti di mezzi di trasporto pubblici, etc...) con OBBLIGO VACCINALE per gli operatori sanitari (per operatori sanitari a qualsiasi titolo operanti presso strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private, ivi incluso il personale con rapporto di lavoro convenzionale con il S.S.R., gli studenti delle Scuole di Specializzazione e dei Corsi di formazione nonché i tirocinanti operanti all’interno delle suddette strutture ed il personale volontario).

A tutte queste categorie la vaccinazione verrà offerta in forma attiva e gratuita presso gli ambulatori dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta ovvero presso gli Ambulatori Vaccinali delle Aziende Sanitarie Provinciali di appartenenza. Anche per la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2021/2022, dopo la positiva sperimentazione negli anni precedenti, dovrà essere garantita l’apertura di un congruo numero di presidi e, ove si ravvisi la necessità, anche in orari pomeridiani ed il sabato mattina, in particolare nella fase di avvio della campagna di vaccinazione antinfluenzale.

Altre novità dello scorso anno, contenute nel decreto anche di quest'anno:

1. Da diversi anni, la campagna di vaccinazione antinfluenzale si accompagna, specialmente nei soggetti di età adulta o affetti da copatologie, all'offerta vaccinale antipneumococcica 13 valente e 23 valente e alla vaccinazione anti-zoster. In questa stagione, verrà inoltre offerta a tutti questi soggetti, in forma attiva e gratuita, il richiamo vaccinale decennale anti-dTap che è contenuto nell'offerta del Calendario Vaccinale della Regione Sicilia anche nella sua ultima versione del 2017;

2. All'offerta classica del vaccino quadrivalente standard, si affiancheranno il nuovo vaccino quadrivalente adiuvato (dedicato ad Over 65),  del vaccino quadrivalente prodotto su coltura cellulare (già utilizzato la scorsa stagione tra gli operatori sanitari), che risulta, da evidenze scientifiche, molto performante e del vaccino quadrivalente high dose (HD) che dai dati di letteratura ha dimostrato una notevole efficacia nei soggetto over 60. Il Tavolo tecnico Regionale Vaccini ha quindi ritenuto opportuno che entrambi i nuovi vaccini vengano utilizzati, secondo le indicazioni della scheda tecnica, il primo (quadrivalente adiuvato)  su over 65, il secondo (quadrivalente su coltura cellulare) preferibilmente nei soggetti immunocompromessi under 60 e tra gli opepratori sanitari, , i degenti durante il ricovero o alla dimissione e nel personale sanitario (che risulta tra le maggiori categorie a rischio di contrarre e trasmettere l'influenza ai propri pazienti spesso debilitati); il terzo (quadrivalente High dose) prevalentemente  nei 60-65 enni specialmente se con comorbosità e nei soggetti ospiti delle residenze sanitarie assistenziali (RSA).

Per tutte le ragioni sopracitate, e nell’incertezza sulle conseguenze del ritorno della malattia stagionale, la futura vaccinazione anti-influenzale si è resa indispensabile più che mai.

Un ultimo fattore difficile da prevedere, ma di cruciale importanza nel momento in cui l’influenza tornerà sarà anche la capacità della società di mantenere i comportamenti appresi durante la pandemia a beneficio della salute pubblica. Indossare la mascherina diventerà la norma? I datori di lavoro concederanno ai loro dipendenti più distanziamento fisico? Dopo l’influenza Spagnola del 1918 non è successo, chissà se il Covid-19 riuscirà a consegnare ai posteri una storia differente.

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