I primi casi in Italia e in Sicilia erano attesi e non saranno gli ultimi ma il panico non serve

E' di questa mattina la notizia di una turista over 65enne di Bergamo, a Palermo da giovedì con un gruppo di circa 30 persone, positiva al tampone faringeo per il nuovo Coronavirus SARS–CoV–2. Dopo poco anche il marito ed un altro turista della stessa comitiva sono risultati positivi al tampone sebbene asintomatici. La signora si trova in condizioni stabili e accusa una sintomatologia lieve delle prime vie respiratorie. Questo rappresenta un esempio di caso gestito in maniera esemplare seguendo i protocolli previsti dal Ministero della Salute e che senza passare dal PS si trova in isolamento nel reparto di Malattie Infettive dell'Ospedale Cervello del Capoluogo Siciliano. In questo articolo qualche aggiornamento sulla corretta modalità di gestione dei casi "sospetti", sulle misure preventive da utilizzare per ridurre il rischio di contagio e sull'aggiornamento dei casi in Italia.

Denominazione corretta

Partiamo da definire con i nomi corretti le patologie. Di recente il Gruppo di Studio sul Coronavirus (CSG), ha ufficialmente classificato il nuovo Virus con il nome di SARS–CoV–2 (Severe acute respiratory syndrome coronavirus 2), responsabile della sindrome che è stata conseguentemente denominata COVID-19 (Corona Virus Disease).

Quindi SARS–CoV–2 è l'agente patogeno, COVID-19 è la patologia da esso derivata.

Modalità di Trasmissione

L’OMS ha recentemente ribadito che il contatto con i casi sintomatici (persone che hanno contratto l’infezione e hanno già manifestato i sintomi della malattia), è il motore principale della trasmissione. Si è a conoscenza, però, di una possibile trasmissione del virus da persone infette ma non sintomatiche (seppure considerato raro). Sicuramente, come ci insegnano i casi Italiani, è possibile invece la trasmissione da persone infette pauci-sintomatiche con sintomi sovrapponibili a qualsiasi patologia respiratoria del periodo invernale. Questi sono soggetti che di frequente sono di giovane età, sani che continuano a svolgere le normali attività quotidiane a causa dei sintomi lievi (tosse secca, rinorrea, mal di gola, iperemia congiuntivale, etc...) che possono durare da 5 a 14 giorni. L'80-85% dei soggetti che contraggono la malattia la contrae in questa forma quindi come si può ben capire non è semplice contrastare la diffusione della stessa.

L'incubazione varia tra 2 e 14 giorni (media 5,2 giorni) con alcuni casi (rarissimi) positivi anche dopo 20 giorni.

La patologia può diffondersi da persona a persona attraverso piccole goccioline che si disperdono tramite salivaattraverso tosse e stranuti, contatti diretti personali e attraverso le superfici contaminate dove pare che il virus possa sopravvivere per almeno 24 ore (toccando con le mani contaminate bocca, naso, occhi). In rari casi il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.

Per la disinfezione delle superfici è sufficiente l'utilizzo di disinfettanti con ipoclorito di sodio allo 0,1 %, con perossido di idrogeno allo 0,5 % o con etanolo (alcool) al 62-71%.

Gravità dell’infezione

Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha anticipato il 23 Febbraio i dati usciti ieri dai primi 70 mila contagiati in Cina da parte del Center For Disease Control Cinese e pubblicati ieri in Serata su Jama (1). Ha evidenziato che “Covid-19 non è mortale come altri coronavirus quali Sars e Mers. Oltre l'80% dei pazienti ha una forma moderata e guarisce. Nel 14% dei casi il virus causa malattia severa, con polmonite e respiro corto.

E circa il 5% dei pazienti va incontro a un quadro critico con insufficienza respiratoria, shock settico e collasso multi-organo.

Nel 2% dei casi riportati di Covid-19 il virus è risultato fatale, ma questa percentuale è dovuta ad un tasso più alto nei pazienti anziani e comorbosità. Ci sono meno casi tra i bambini (prevalentemente a decorso lieve o asintomatico)”.

Il tasso di mortalità in particolare si attesta al 14.8% tra gli over 80 e all'8% tra i soggetti di età compresa tra 70 e 79 anni. Quindi appare opportuno proteggere sopratutto gli anziani ed i soggetti defedati dal contagio.

Gli operatori sanitari al momento risultano tra le categorie più colpite dall'infezione (3,8% infetti e 5 decessi), ovviamente sempre correlato alla fascia di età, e quindi risulta ancora più importante la gestione accurata dei casi senza accessi non programmati presso ambulatori dei MMG, o presso i PS o Ospedali per evitare casi di trasmissione della patologia nosocomiale come avvenuto nei Focolai di COVID-19 Lombardi e Veneti (1).

In tabella 1 i risultati riepilogativi dello studio condotto in Cina.

Come prevenire la trasmissione della patologia.

È stato messoa punto un manifesto dall'Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute, che ha raccolto l’adesione degli Ordini professionali medici e delle principali società scientifiche e associazioni professionali, oltre che della Conferenza Stato Regioni, checontiene i dieci punti fermi e comportamenti, dalle indicazioni su come lavarsi le mani o pulire le superfici, per gestire e prevenire la diffusione anche dell'“infodemia” legata al Sars-Cov-2 (2). E'importante inoltre essere vaccinati contro l'influenza anche per rendere più semplice la diagnosi differenziale con tale patologia.

In figura 1 la locandina del Ministero della Salute.

La situazione in Italia

Anzitutto, occorre distinguere tra casi “segnalati”, casi positivi al test e casi confermati. I casi sospetti per COVID-19 vengono inizialmente testati presso i laboratori di riferimento individuati dalle Regioni e dalle Province Autonome. Sui casi che risultano positivi vengono ripetuti i test per la conferma di positività all’infezione da SARS-CoV-2, come indicato nelle circolari ministeriali del 22 e del 27 gennaio 2020.

Il 30 gennaio, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha confermato i primi due casi di infezione da COVID-19 nel nostro Paese. Si tratta di due turisti cinesi ricoverati dal 29 gennaio all’Istituto nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” che dopo un peggioramento nei primi giorni ad oggi sono in via di guarigione.

Il terzo caso, primo in un italiano, è stato confermato il 6 febbraio dall’ISS, si tratta diuno dei rimpatriati da Wuhan, messo immediatamente in quarantena nella città militare della Cecchignola. Il paziente è ricoverato allo "Spallanzani" di Roma e risulta clinicamente guarito ormai da qualche giorno.

Tutti gli Italiani provenienti da Wuhan sono ormai stati dimessi dalla quarantena alla Cecchignola senza alcuna traccia di infezione mentre al momento si trovano ricoverati solo quelli provenienti dalla "Diamond Princess".

Il 21 febbraio 2020, è stato confermato il primo caso autoctono in Italia risultato positivo all’Ospedale Sacco di Milano in un soggetto di 38 anni senza alcun contatto nei giorni precedenti con persone provenienti dalle aree a rischio. Il soggetto nei giorni precedenti aveva peraltro avuto un'attività sociale molto attiva nei giorni precedenti.

Il 22 febbraio sono stati riscontrati ulteriori casi in Lombardia (nel Lodigiano e a Milano), Piemonte e Veneto (con un altro focolaio nella zona dei Colli Euganei).

Come sospettato dal Prof. Lo Palco dell'Università di Pisa, probabilmente l'escalation di casi è legata semplicemente al meccanismo del "chi cerca trova", cosa che stiamo facendo attualmente in Italia ma non in altri Paesi Europei. Sopratutto, si può ritenere che ormai questi siano alla seconda e terza generazione di casi Italiani e che la patologia circoli in Italia almeno da fine Gennaio.

Al 25 febbraio la situazione nel nostro Paese è la seguente:

271 persone contagiate (206 in Lombardia, 38 in Veneto, 18 Emilia Romagna, 3 Piemonte, 3 Lazio ovvero i casi di Gennaio provenienti dalla Wuhan e dalla Cina, 1 in Sicilia).

I decessi, al momento 7, sono tutti soggetti sopra i 65 anni e affetti da altre gravi comorbosità.

L'aggiornamento giornaliero dei casi Italiani viene fornito sul sito del Ministero della Salute al seguente link: http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus (3)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019.

Il testo prevede che nei comuni o nelle aree nei quali risulta positiva almeno una persona per la quale non si conosce la fonte di trasmissione o comunque nei quali vi è un caso non riconducibile ad una persona proveniente da un’area già interessata dal contagio, le autorità competenti sono tenute ad adottare ogni misura di contenimento adeguata e proporzionata all’evolversi della situazione epidemiologica.

Tra le misure sono inclusi:

1. il divieto di allontanamento e quello di accesso al Comune o all’area interessata;

2. la sospensione di manifestazioni, eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato (o comunque il loro svolgimento a porte chiuse);

3. la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole e dei viaggi di istruzione;

4. la sospensione dell’apertura al pubblico dei musei;

5. la sospensione delle procedure concorsuali e delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità;

6. l’applicazione della quarantena con sorveglianza attiva a chi ha avuto contatti stretti con persone affette dal virus e la previsione dell’obbligo per chi fatto ingresso in Italia da zone a rischio epidemiologico di comunicarlo al Dipartimento di competenza.

La collaborazione dei cittadini è fondamentale per fronteggiare l'emergenza Coronavirus.

Al riguardo anche i medici di famiglia stanno aumentando la propria disponibilità telefonica attivando un sistema di triage telefonico al fine di evitare che si possano moltiplicare le occasioni di contagio. Come già detto, bisogna evitare che i pazienti con sintomi riconducibili a una sindrome influenzale si rechino personalmente presso gli studi, nei pronto soccorsi e nei presidi di continuità assistenziale.

In caso di dubbi o sospetti chiamate, il numero 1500 per informazioni generali mentre in caso di sintomi respiratori e contatti con soggetti provenienti dalle aree a rischio non andate in ospedale ma chiamate il Vostro Medico di Medicina Generale o i numeri unici di emergenza 112 o 118!

Aggiornamenti Siciliani

La mattina del 25 Febbraio 2020, Palermo e la Sicilia si sono svegliati con la conferma del primo caso di Covid-19 sul territorio regionale in una donna over 60, turista bergamasca a Palermo da giovedì con un gruppo di 30 gitanti, che ha iniziato a manifestare i sintomi e ha correttamente fatto attivare la procedura di gestione del caso sospetto senza andare al PS ma contattando il 112. La signora ha lievi sintomi delle vie respiratorie ed è in isolamento nel reparto di Malattie Infettive del Cervello di Palermo. Tutti i contatti, compreso il marito, i compagni di viaggio, e tutti coloro che sono entrati in stretto contatto con lei stanno eseguendo il tampone e sono in attesa di conferma e verranno precauzionalmente messi in quarantena in attesa che passino i 14 giorni del periodo di incubazione. Il marito ed un altro gitante sono stati trovati positivi al campione e poichè senza sintomi saranno tenuti in quarantena presso l'albergo senza dover accedere in alcuna struttura ospedaliera.

Tabella 1. Tasso di mortalità basato sui 72.314 casi di COVID-19 confermati, sospetti, e asintomatici registrati in Cina a partire dall'11 febbraio 2019 (Documento elaborato dal Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie in Cina (CCDC) e pubblicato il 17 febbraio  sulla rivista cinese di epidemiologia  ed il 24 Febbaraio 2020 su JAMA - JAMA. 2020 Feb 24. doi: 10.1001/jama.2020.2648.) (1).
Tabella 1. Tasso di mortalità basato sui 72.314 casi di COVID-19 confermati, sospetti, e asintomatici registrati in Cina a partire dall'11 febbraio 2019 (Documento elaborato dal Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie in Cina (CCDC) e pubblicato il 17 febbraio sulla rivista cinese di epidemiologia ed il 24 Febbaraio 2020 su JAMA - JAMA. 2020 Feb 24. doi: 10.1001/jama.2020.2648.) (1).
Figura 1. Decalogo informativo sul nuovo Coronavirus dell'ISS e del Ministero della Salute
Figura 1. Decalogo informativo sul nuovo Coronavirus dell'ISS e del Ministero della Salute
Fonti / Bibliografia

1. Wu Z, McGoogan JM. Characteristics of and Important Lessons From the Coronavirus Disease 2019 (COVID-19) Outbreak in China: Summary of a Report of 72 314 Cases From the Chinese Center for Disease Control and Prevention. JAMA. 2020 Feb 24. doi: 10.1001/jama.2020.2648.

2. Istituto Superiore di Sanità. Da ISS e Ministero della Salute un decalogo sul coronavirus con Regioni, Ordini professionali e Società scientifiche. Disponibile da: https://www.iss.it/?p=5108

3. Ministero della Salue. Aggiornamenti sul Nuovo Coronavirus. Disponibile da: http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus

4. Kampf G, Todt D, Pfaender S, Steinmann E. Persistence of coronaviruses on inanimate surfaces and their inactivation with biocidal agents. J Hosp Infect. 2020 Feb 6. pii: S0195-6701(20)30046-3. doi: 10.1016/j.jhin.2020.01.022.

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