Influenza: isolati i primi casi in Sicilia! La vaccinazione rimane l'unica arma preventiva
Anche quest’anno l’influenza non si è fatta attendere: sono tre i casi già accertati di contagio da virus influenzale nell’Isola. Si tratta di una giovane donna di 44 anni e di due soggetti pediatrici. Isolati due virus A (H1N1) ed un virus (AH3N2), due in Provincia di Palermo ed uno in Provincia di Messina. Un ulteriore motivo per non rinviare inutilmente la vaccinazione antinfluenzale per tutti i soggetti a rischio e gli operatori sanitari. Quest'anno il virus influenzale #conciamoloperlefeste, per Natale #regalatilimmunità
Grazie al lavoro dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta afferenti alla Rete Italiana di Sorveglianza dell'Influenza (InfluNet), i cosiddetti “medici sentinella”, che provvedono alla rilevazione specifica delle sindromi influenzali osservate nella popolazione su tutto il territorio nazionale durante la stagione invernale, sono stati segnalati i primi casi di influenza anche in Regione Sicilia, poi confermati in laboratorio.
Abbiamo quindi chiesto al Dott. Fabio Tramuto dell’Università di Palermo e referente del Laboratorio di Riferimento Regionale per la sorveglianza virologica delle malattie prevenibili da vaccino e dell'influenza, le caratteristiche dei primi isolamenti. “Sono già tre i casi sierologicamente confermati in laboratorio: una donna e due bambini, residenti a Palermo e Messina. - continua Tramuto - Similmente all’andamento osservato nella scorsa stagione (riportato in figura 1), i primi casi si sono manifestati a Novembre, dunque è preventivabile anche in questa stagione un picco a cavallo tra le ultime settimane dell’anno corrente e le prime del prossimo. I casi sono stati in due soggetti pediatrici, che di solito sono i primi ad infettarsi ed a trasmettere la malattia ogni anno, ed in una giovane donna di 44 anni, tutti non vaccinati. Stanno circolando i ceppi A (H1N1), in 2 dei tre casi, e A (H3N2), peraltro entrambi presenti nei vaccini antinfluenzali disponibili”.
Ha quindi ancora senso vaccinarsi contro l’influenza? “Assolutamente sì”, gli fa eco il Dott. Claudio Costantino, Ricercatore in Igiene Generale e Applicata presso lo stesso Ateneo. “Come da linee guida ministeriali, bisogna vaccinare tutti i soggetti a rischio, gli over 65enni, le donne in gravidanza e, ovviamente, gli operatori sanitari. Così facendo e con questo probabile picco natalizio, infatti, la popolazione sana non rischieranno di rimanere a letto a casa durante le festività natalizie, gli operatori sanitari non rischieranno di lasciare scoperte le turnazioni per i servizi essenziali di assistenza e, non meno importante, i pazienti con comorbosità non andranno ad affollare i pronto soccorsi e i reparti di degenza nei giorni più critici dell'anno”.
Ricordiamo infatti che dopo la vaccinazione intercorrono circa 7-10 giorni affinché il nostro sistema immunitario sviluppi le difese adeguate contro il virus.
Proprio per questo motivo, si è ancora in tempo per vaccinarsi e nasce l’esigenza di non posticipare ulteriormente la vaccinazione, ma di recarsi al più presto presso il proprio medico di medicina generale o il proprio centro vaccinale di appartenenza.
Quest'anno il virus influenzale #conciamoloperlefeste
Per Natale #regalatilimmunità
Fonti / Bibliografia
1. Report Influnet Stagione 2017/2018. Disponibile da: https://old.iss.it/site/RMI/influnet/pagine/stagio...