Partita il 23 Ottobre la campagna antinfluenzale stagione 2017/2018 della Regione Sicilia

La scorsa settimana anche in Sicilia è partita la campagna vaccinale contro l’influenza, patologia spesso sottovalutata, ma che rappresenta un serio problema di Salute Pubblica. I protagonisti dovranno essere i soggetti a rischio come ad esempio le persone di età maggiore a 65 anni, coloro che hanno patologie croniche (dalle cardiopatie, al diabete, dall'ipertensione alle malattie autoimmuni, dai tumori alle immunodeficienze), le donne in gravidanza, i bambini con età superiore a 6 mesi che frequentano comunità scolastiche quali asili nido o scuole materne, i loro famigliari e, naturalmente, gli operatori sanitari che se ne prendono cura.

Il 23 ottobre è partita la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2017/2018 in Regione Sicilia. Come stabilito dal nuovo Calendario Vaccinale per la Vita della Regione Sicilia, sulla scorta di quanto proposto dal Ministero della Salute, le categorie più a rischio potranno beneficiare dell’offerta ATTIVA E GRATUITA del vaccino. La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata, secondo le evidenze scientifiche più recenti (1), per:

  • Soggetti di età pari o superiore a 65 anni
  • Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza (ad es. patologie polmonari quali asma e BPCO, tumori di qualsiasi tipo compresi tumori maligni del sangue, diabete, cardiopatie, cerebropatie, malattie autoimmuni, immunodeficienze congenite o acquisite, terapie croniche con corticosteroidi o immunosoppressori, malattie cronico degenerative)
  • Donne in gravidanza che all'inizio della stagione epidemica si trovano nel secondo e nel terzo trimestre
  • Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti
  • Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio quali ad esempio di bambini sotto i sei mesi, che non possono essere vaccinati, attuando la strategia "cocoon" (2)
  • Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori
  • Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani
  • Medici e personale sanitario di assistenza.

Sarà possibile vaccinarsi presso il proprio Medico di Famiglia, pediatra di Famiglia, Centri di Vaccinazione di tutta la Regione Sicilia.

Diffidate da QUALSIASI MEDICO che sottovaluta l'impatto della patologia influenzale e che, se appartenete ad almeno una delle categorie a rischio sopracitate, non VI RACCOMANDA FORTEMENTE la vaccinazione antinfluenzale stagionale. Chiunque esso sia, un luminare della sua branca o il miglior chirurgo del mondo secondo quanto dichiara, SICURAMENTE ed ALLO STESSO TEMPO non solo NON SA NULLA di vaccinazioni, ma non è nemmeno in grado di aggiornarsi in maniera corretta.

Chiedetegli ANZI SE LUI STESSO SI VACCINA contro l'influenza? Se vi dice di NO, SCAPPATE A GAMBE LEVATE!!!

Infatti, proprio gli operatori sanitari dovrebbero sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale, non solo per proteggere se stessi dalla malattia, ma SOPRATUTTO per evitare di contagiare i propri pazienti, specialmente quelli più fragili ed indifesi (bambini, anziani, donne in gravidanza, soggetti con comorbosità).

Attualmente, circa il 20% degli operatori sanitari (OS) contrae l’influenza annualmente, continuando a lavorare e favorendo il diffondersi del virus. Nonostante le raccomandazioni internazionali e la dimostrata efficacia e sicurezza del vaccino, le coperture vaccinali degli OS in Europa sono attorno al 25%, dato da attribuire prevalentemente a scarse conoscenze scientifiche e pregiudizi sull’influenza e la relativa vaccinazione (3).

Sicuramente la corretta informazione e formazione degli OS ha contribuito ad un sostanziale incremento delle coperture, ma appare ormai fondamentale l'introduzione dell'obbligatorietà vaccinale per implementare le coperture vaccinali antinfluenzali. Tale approccio ha portato, nei Paesi in cui è diventato routinario, a notevoli risultati in termini di sensibilità al problema e, quindi, di aumento delle coperture.

Le infezioni nosocomiali da virus influenzale rappresentano un problema serio, specialmente per quanto riguarda i pazienti più fragili (e.g. gli immunocompromessi, ricoverati in unità di terapia intensiva…), a cui si associa una elevata morbilità e mortalità. Essi possono contrarre l’influenza da altri pazienti,visitatori o operatori sanitari.

In aggiunta, la diffusione del virus influenzale tra gli operatori sanitari può portare non solo ad epidemie nosocomiali, ma anche a riduzione dello staff con conseguenti consistenti disservizi per l’assistenza. Sulla base di quanto detto, la somministrazione del vaccino, sia al personale medico/infermieristico sia ai pazienti ad alto rischio, risulta essere la strategia più efficace per prevenire la trasmissione dell’influenza all’interno delle strutture sanitarie e nella popolazione generale.

A questo punto, cari lettori, il messaggio dovrebbe essere chiaro: solo VACCINANDOVI proteggerete VOI STESSI e le PERSONE CHE AMATE! e solo un operatore sanitario che si vaccina si PRENDE VERAMENTE CURA DI VOI!!!

Bibliografia essenziale:

1. https://www.vaccinarsinsicilia.org/report-scientif...

2. https://www.vaccinarsinsicilia.org/notizie/2017/10...

3. https://www.ambrosetti.eu/wp-content/uploads/17101...

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